Il Pittore Ferrarese Walter Masotti

la Biografia  dI WALTER mASOTTI

 

La sua attività viene elogiata su note riviste D’arte da esperti e critici D’arte di chiara fama, fra i quali si citano:

Arcangeli | De Grada | Guzzi | G.C.Argan | Ardito | A.Rossi | V.Marotta |
e molti altri.

Moltissime recensioni sono state riportate su riviste e quotidiani Nazionali come:
"Il Giornale Di Sicilia", "Il Resto Del Carlino", "La Notte", "Il Corriere Del Giorno", "La Gazzetta Del Mezzogiorno" ecc....

La sua opera ha avuto anche ampi consensi radiofonici su "Il Gazzettino Dell'Emilia Romagna" in onda sulle reti RAI TV.

Walter Masotti viene citato anche su noti libri D’arte fra i quali citiamo:

1965: Arte Italiana Contemporanea

1966 e 1967: Arte Italiana Contemporanea, Edizioni Motta di Milano

1969 e 1971: su “Bolaffi Arte”

1970: L'arte Italiana Contemporanea lo cita su "La Ginestra" di Firenze.

Inoltre molte sue opere arricchiscono collezioni private e straniere un po' in tutto il Mondo; America Latina, Svizzera Italiana, Francia e Belgio.

 

LA CRITICA HA DETTO DI LUI

Pittore e estroverso, di spiccata personalità. Pratica una pittura timbrica dai contrasti simultanei a cui non vanno disgiunti valori plastico-tonali di sapore  incisivo, dosati acromatismi mantengono un equilibrio alessandrino su tessuti di solida impostazione Architettonica. Senza appartenere a questo, a quella corrente, segue con tutta serietà lo svolgersi delle arti visive d'avanguardia pur rimanendo fedele ad un suo rigore formale di rappresentazione sa trasformare opere di elevata risoluzione, tramite scavati esami interiori e ben manipolati media pittorici. Per definire questo artista e delineare la genuinità del suo credo, mi concedo l'opportunità di  citare una sua frase :".....amo raccogliere frammenti del  passato, che filtro alla luce del mio presente, per farne omaggio al prossimo. " Superfluo ogni commento!!!

Giulio C.Argan
 

....la pittura di Masotti Walter da al visitatore la chiara sensazione dei problemi di scelta che l'artista ha voluto sottoporci con le sue opere esposte; come era nelle sue intenzioni. Senza trucchi e senza equivoci, col suo ausilio del pennello, ha dato un 'immagine del suo mondo, in chiave a volte soffusa, a volte corposa, proponendo un pannello d'indagine all'osservatore, tale da destare il senso di una nuova realtà della vita. La sua opera che talora si avvale, di apporti materico- murali e di uno stile inconfondibile e' scevra di tecnicismi di moda, si potrebbe collocare in ogni tempo, poiché non denuncia la passiva descrizione, ma una pura operazione creativa di linguaggio. Dalla serie di figure si avverte con piacere la sensibilità dell'artista alle manifestazioni della vita; l'uomo antico e moderno che da sempre si riconosce uguale per il rischio , la fatica, il nascere, l'esistere nella gioia e nel dolore, come l'essere di ogni epoca. Forse esprimono la speranza di una liberazione dalla crudeltà dell'esistenza quotidiana e un desiderio di contatti sociali

A. Ardito
 

 ....Masotti ha inteso riaffermare la sua razionalità e positività di uomo del nostro tempo ad operare nella realtà del mondo, a non sottrarsi all'esistere contemporaneo nella varietà dei suoi aspetti e nella densità dei suoi umori.  Oggi, più che mai, scienza e tecnica, in posizione preminente, strutturano la realtà secondo linee, forme, volumi, spazi riportabili ad una visione geometrica e meccanica, che restringe i margini dell'operazione poetica.  Ecco quindi che si esime dai rischi e dal contagio della tecnica, ma realizza un'operazione di fusione che incorpori al tecnicismo  Il fatto pittorico, per superarlo scacco dell'arte che sembra il nodo di gordio che l'arte contemporaneo deve tagliare, se vuole ancora affermarsi nel mondo. .....all'uomo basta un filo per ritentare una trama di sentimenti e di storia che prepari un domani più libero e giusto, attraverso anche la riscoperta e la riaffermazione dell'arte.

Vincenzo Marotta
 

Una tendenza particolare dell'indagine lo porta spesso ad introdurre nel dialogo pittorico elementi attuali e del passato senza un ordine predisposto. Ricorre spesso, infatti, ai ricordi di impressioni ricevute per avvenimenti, non sempre avente riferimenti personali, che collega con fatti presenti da cui trae sue conclusioni quali, ad esempio: evidenti contrasti; e la dinamica di cose accadute. L'opera che nasce e' un 'opera senza disegno e priva di idee precostituite. Non interessano, al masotti, gli effetti che i suoi lavori possono produrre sull'osservatore, ne' la comprensione o meno il significato. "quando lavoro, non penso mai a ciò che può vedere o interpretare lo spettatore! Vorrei che gli altri accettassero le mie cose quali esse sono, compreso quel pizzico di mistero, che, a mio avviso, tanto si addice alle opere d'arte." Senza appartenere a questa o a quella corrente, sa trasformare in invenzione, opere di elevata risoluzione, tramite profondi esami interiori, ben manipolate e levigate sezioni pittoriche. Ama la simultaneità di certi toni cromatici, la grazia di certe linee, l'armoni di taluna forma di opposizione tra loro. Ha il gusto di certe strutture organiche della tela, di altri, e più svariati empirismi organici. A tutti questi elementi, il masotti, da una dosatura ed un equilibrio artistico, con lo'unico scopo da dare alla sua pittura carattere di universalità, e tende, senza soffermarsi troppo, ad indulgere sui risultati ottenuti, ad una continua ricerca disdegnando le tendenze di moda per la loro inevitabile caducità, e quelle a binario unico, che lo stesso Masotti definisce di tiratura e cliché.

G.C.Argan


 

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